Solitamente i problemi di ingiallimento del prato colpiscono il tappeto erboso un po’ in tutte le stagioni con un picco durante l’estate.

Le cause sono tante e diverse tra loro per cui capire cosa ha provocato l’ingiallimento non è semplice.

Il metodo da utilizzare quindi prevede andare per esclusione.

  1. IRRIGAZIONE : è la più semplice delle cause, se una zona del prato non riceve pioggia e non viene sufficientemente irrigata, il prato prima appassisce e poi ingiallisce.
  2. MALATTIE FUNGINE: Le malattie fungine sono una tra le cause più diffuse di ingiallimento del prato. Il paradosso è che spesso sono favorite da un eccesso di irrigazione (l’erba tenuta umida ogni giorno o bagnata la sera attira patalogie) ed è per questo che l’unico mezzo che rimane per evitarle è la prevenzione.
  3. CONCIMAZIONE: è evidente che se non nutriamo correttamente il prato questo prima o poi si indebolisce e e tende ad ingiallire. Ogni stagione ha le sue esigenze e se non si concima il prato almeno 4 volte l’anno lo si mette sicuramente in crisi. Un’accortezza non banale è l’utilizzo corretto dei fertilizzanti che altrimenti provocherebbe comunque secchezza del prato.
  4. URINA DI ANIMALI: L’urina acida di alcuni animali domestici può provocare intense bruciature delimitate. Riconoscerle è semplice, se la zona interessata ha il tipico odore di ammoniaca significa che c’è lo zampino del nostro amico a quattrozampe.
  5. SURRISCALDAMENTO: Tutte le parti in cemento,pietra,mattonelle, ferro e corten tendono a scaldarsi molto più del suolo e a mantenere il colore anche nelle ore notturne. In questo modo surriscaldano foglie e terreno per ore provocando alti livelli di evaporazione e traspirazione e questa mancanza di acqua si traduce in ingiallimento. Succede in presenza di tubazioni, sassi o getti di cemento nel sottosuolo. In questo caso il consiglio è quello di procedere con una maggiore frequenza di irrigazione.
  6. IDROFOBIA DEL SUOLO: è un fenomeno strano ma più frequente di quanto ci si immagini. Il terreno, per cause derivanti da fenomeni di compattazione e di composizione,diventa in alcune zone idrofobo, ovvero incapace di assorbire acqua.
  7. TAGLIO BASSO: Tagliare il prato basso è sempre uno stress da evitare. Un buon taglio va sempre eseguito con lame ben affilate, questo evita che le strutture vegetali vengono strappate e causino ingiallimenti diffusi. Il consiglio è quello di tenere sempre le lame affilate, tagliare poco ed abituarsi a tenere il prato sui 5/6 cm di latezza.
  8. TRATTAMENTI: ogni volta che eseguiamo un trattamento chimico esponiamo il prato sano ad uno stress. Quindi quando si fa un diserbo selettivo o un trattamento per patologie fungine bisogna prestare molta attenzione. Un dosaggio errato o un prodotto inadeguato può danneggiare il prato.
  9. PRATO PRONTO A ZOLLE: se le zone ingiallite riguardano porzioni di zolle di un prato posato da meno di 6 mesi la causa potrebbe derivare dal fatto che il tappeto erboso non ha radicato in tal caso la cosa da fare è chiamare il produttore.